Che differenza c’è fra il comprare una pizza e, invece, usufruire di un servizio di ristorazione?

Apparentemente nessuna. Ed invece per il fisco (ma anche per il consumatore finale) una differenza c’è, eccome.

Comprare una pizza, infatti, ci costa – oltre al prezzo dell’alimento – anche il 22% di Iva.

L’Iva, invece, scende al 10% se – anziché comprarla – la pizza la consumiamo usufruendo del servizio di somministrazione di alimenti e bevande che ci viene fornito dal Bar o dal Take Away.

In effetti tutto questo può apparire un semplice gioco di parole, ma così non è.

Anzi, per chiunque voglia aprire un esercizio di vendita e/o somministrazione di cibi e bevande (Bar e Take Away, appunto) è importante conoscere bene la differenza fra le due differenti ipotesi, perché ne va del prezzo finale del servizio reso all’utente.

Vendere gelati, caffè, panini, bibite, ecc., con il 10% (anziché il 22%) di Iva compresa nel prezzo può fare la differenza rispetto alla concorrenza e può distinguere un guadagno da una perdita per l’imprenditore.

Scendendo sul piano concreto, la differenza fra le due ipotesi appena accennate sta tutta nella possibilità per il Bar o per il Take Away di somministrare alimenti e bevande nei propri locali o, comunque, su di una superficie aperta al pubblico e sufficientemente attrezzata.

Se, dunque, il ristoratore è in grado di offrire tale servizio, allora l’Iva applicata sarà pari al 10%. In caso contrario, nel caso cioè in cui non siano predisposti i servizi minimi (tavolini, sedie, ecc.) per permettere ai clienti di consumare direttamente sul posto gli alimenti acquistati, l’Iva da pagare sarà pari a quella ordinaria (22%).

La differenza fra il comprare una pizza e l’usufruire di un servizio di ristorazione è dunque tutta qui.

È pertanto importante, per chi voglia intraprendere un’attività di ristorazione – anche d’asporto -, che il locale utilizzato sia in grado di ospitare gli avventori per la consumazione dei prodotti acquistati.

Bisogna infine sottolineare che non necessariamente tutti (e magari neppure la maggior parte) di coloro che acquistano i prodotti del bar li consumino poi sul posto. L’importante è che tale possibilità, per lo meno in via potenziale, sia garantita da parte del ristoratore.